L’ansia sociale è un disturbo caratterizzato da una paura intensa e irragionevole di essere giudicati negativamente da altre persone. Chi ne soffre prova forti timori di mettersi in imbarazzo o di fare figuracce durante le interazioni sociali, siano esse un incontro con amici, un colloquio di lavoro o una relazione sentimentale.

Questa paura eccessiva può portare a evitare tutte le situazioni sociali, diventando via via più isolati. I sintomi fisici che si possono provare in queste occasioni sono tremori, sudorazione, tachicardia e arrossamento del viso.

Purtroppo è un disturbo cronico che, se sottovalutato, rischia di peggiorare nel tempo limitando davvero la propria capacità di relazionarsi con gli altri. Eppure è del tutto trattabile se affrontato con il supporto di uno psicologo.

1. Quali sono le ansie più comuni

Ci sono diversi tipi di ansie comuni che le persone possono sperimentare. 

Ecco alcuni esempi:

1. Disturbo d’ansia generalizzato è caratterizzato da preoccupazioni eccessive e persistenti su una vasta gamma di eventi o situazioni. Le persone con GAD tendono a preoccuparsi costantemente di cose come salute, lavoro, famiglia o denaro, anche quando non ci sono motivi evidenti per l’ansia.
2. Disturbo di panico: Il disturbo di panico si manifesta attraverso attacchi di panico improvvisi e ricorrenti, che sono episodi intensi di paura accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, mancanza di respiro e sensazione di perdere il controllo.
3. Fobie specifiche: Le fobie specifiche sono paure intense e irrazionali di oggetti o situazioni specifiche. Ad esempio, le persone possono avere fobia degli animali, delle altezze, dei luoghi chiusi o dei voli.
4. Disturbo ossessivo-compulsivo è caratterizzato da pensieri ossessivi ricorrenti e comportamenti compulsivi ripetitivi. Le persone con DOC possono avere pensieri indesiderati e intrusivi che causano ansia e adottano comportamenti ritualistici per cercare di ridurre l’ansia.
5. Disturbo da stress post-traumatico si verifica dopo un’esperienza traumatica e si caratterizza da flashback, incubi, ipervigilanza e evitamento di stimoli che ricordano l’evento traumatico. Le persone con PTSD possono sperimentare ansia intensa e ricorrente a causa dei ricordi dell’evento.
6. Ecco i principali sintomi dell’ansia sociale:

• Timore intenso e persistente di essere osservati e giudicati negativamente dagli altri.
• Preoccupazione eccessiva di compiere azioni o mostrare atteggiamenti che possano far apparire ridicolo o imbarazzato.
• Paura del rossore, tremore, sudorazione o altri sintomi fisiologici in situazioni sociali.
• Evitamento di diverse situazioni sociali come cene, feste, appuntamenti, parlare in pubblico, fare domande in classe.
• Sensazione soggettiva di disagio intenso e panico con sintomi somatici come tachicardia, sudorazione, sensazione di soffocamento.
• Difficoltà ad instaurare e mantenere relazioni personali a causa della paura di nuove valutazioni negative.
• Riduzione delle prestazioni in contesti valutativi come esami, colloqui, presentazioni di lavoro.
• Sensazione di imbarazzo persistente, anche dopo l’interazione sociale temuta.
• Pensieri automatici negativi sul proprio aspetto o sul giudizio degli altri.
• Alienazione sociale, isolamento, limitazione delle attività per paura delle situazioni sociali.

3. Come si cura l’ansia sociale

Se riconoscete in voi alcuni dei sintomi tipici dell’ansia sociale, il consiglio è di non sottovalutare il problema e di contattare uno  psicologo di base per parlare della possibilità di una consulenza psicologica online come quelle offerte dal portale ufficiale di PsicologoDiBase.com dove psicologi e psicoterapeuti sparsi in tutta Italia accompagnano i propri pazienti a guarire dalla proprie patologie.

Lo psicologo potrà approfondire la vostra situazione ed eventualmente indirizzarvi verso un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale, risultato molto efficace per superare l’ansia sociale. Attraverso esercizi graduali di esposizione alle situazioni temute e di modifica delle distorsioni cognitive, in genere è possibile gestire molto meglio questo disturbo.

Non abbiate timore di chiedere aiuto. L’ansia sociale si può superare, basta rivolgersi a professionisti in grado di prendersene cura. Una volta sconfitto questo ostacolo, potrete riappropriarvi pienamente della vostra capacità di socializzare e relazionarvi. Non è mai troppo tardi per iniziare un percorso verso il benessere!

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Se volete tornare ad avere una forma snella e tonica, allora il metodo Body Charme è ciò che fa per voi: un metodo studiato non solo per perdere chili, ma anche per modellare e tonificare il vostro corpo, in cinque semplici fasi.

Questo metodo prevede un percorso di trattamenti svolti ad opera di professionisti ed esperti del settore, che ha già prodotto risultati notevoli su tante persone, che si sono affidate ad esso.

Come dimagrire in due mesi: a chi si rivolge il trattamento

Il metodo Body Charme è indicato a tutti coloro che vogliano perdere i chili di troppo e che vogliano tornare a vivere in armonia con il proprio corpo.

Se volete riprendere il controllo del vostro corpo e combattere i segnali dell’invecchiamento, affidarvi ad metodo Body Charme significherà raggiungere finalmente il vostro obiettivo.

In questo modo, infatti, arriverete ad avere il corpo snello e tonico che avete sempre desiderato, così da guardarvi allo specchio e vedervi finalmente in forma.

Non si tratta di una formula magica né di promesse miracolose, che, come è ormai dimostrato, si rivelano sempre deludenti e addirittura dannose.

Il metodo Body Charme è un metodo concreto per tornare a sentirsi in forma e in equilibrio con il proprio corpo.

Metodo Body Charme: chi siamo

Da sempre, il centro benessere Body Charme offre ai propri clienti le migliori cure per il benessere del viso e del corpo.

Nel tempo, è diventata un’oasi di benessere in cui concedersi momenti di pace e relax, affidandosi a professionisti del settore.

Il metodo Body Charme può vantare una serie di punti forti, quali:

• personalizzazione dei trattamenti, attraverso la creazione di percorsi studiati sulla base delle vostre esigenze, così da adattarsi ad ogni situazione e agli obiettivi di ognuno;
• professionalità, grazie al team di professionisti esperti e certificati, che vi seguiranno in ogni fase del percorso, dandovi un’assistenza continua;
• combinazione di strumenti e trattamenti manuali, che vede l’utilizzo di macchinari di ultima generazione insieme ai trattamenti manuali svolti da propri operatori.

Come dimagrire in 2 mesi: cos’è il metodo Body Charme

Il metodo Body Charme prevede cinque fasi, quali:

• la preparazione del corpo, che consiste in una fase detox, durante la quale si opera dall’interno, depurando gli organi attraverso l’utilizzo di decotti, ma anche dall’esterno, utilizzando sali e principi a base di estratti naturali;
• il drenaggio, che prevede l’eliminazione dei liquidi presenti nel corpo;
• la fase di snellimento e dimagrimento, con azioni mirate al contrasto degli accumuli adiposi localizzati e diffusi, attraverso apparecchiature per trattamenti estetici, con 4 diverse emissioni di energie, per rimodellare la silhouette e drenare e ridurre gli strati adiposi;
• il modellamento, attraverso un multisistema 3 in 1, che permette di ridefinire il contorno delle zone interessate e di ridefinire la cute, così da dare una nuova forma e un nuovo aspetto al vostro corpo;
• la tonificazione, per risollevare le fasce muscolari e i tessuti, tonificando il corpo attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate di nuova generazione e strumenti antiage.

Ogni percorso ha una durata che va dai 2 ai 12 mesi, in base alle esigenze specifiche di ogni soggetto. 

Come dimagrire in 2 mesi: benefici del metodo Body Charme

I benefici del metodo Body Charme sono i seguenti:

• dimagrimento e perdita dei chili in eccesso nelle zone interessate;
• modellamento della forma e dell’aspetto del vostro corpo;
• tonificazione e rassodamento dei muscoli;
• contrasto dell’invecchiamento, attraverso trattamenti antiage e disintossicanti;
• riduzione del senso di affaticamento;
• aumento dell’energia;
• sensazione di benessere;
• risultati che durano nel tempo.

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Piuttosto, si tratta di combinare tra loro in modo adeguato una serie di fattori, così da ottenere risultati ottimali in minor tempo e da dimagrire velocemente, ma con criterio.

Secondo quando suggerito dagli esperti del Centro estetico Body Charme, il modo migliore per perdere peso è adottare uno stile di vita sano, che preveda una dieta equilibrata, la giusta quantità e qualità del sonno, una regolare attività fisica e trattamenti specifici.

Come dimagrire: attività fisica

Quando si parla di attività fisica, non si intende per forza il praticare un’attività intensa e aerobica. Infatti, l’attività fisica può essere considerata come movimento in generale e come minore sedentarietà possibile.

È sufficiente cambiare anche qualche piccola abitudine di tutti i giorni, scegliendo di camminare a piedi o in bici, piuttosto che con la macchina, di fare le scale ed evitare l’ascensore o di fare una passeggiata a fine o ad inizio giornata.

Come dimagrire: alimentazione

Per quanto riguarda l’alimentazione, invece, è importante seguire una dieta completa e, soprattutto, equilibrata.

Prima di tutto, non saltate i pasti, in particolare la colazione, che è fondamentale per dare al vostro corpo l’apporto energetico di cui ha bisogno per affrontare la giornata.

Evitate o limitate il consumo di alcolici e di bibite gasate e zuccherate e bevete almeno due litri di acqua al giorno, per permettere al vostro organismo di depurarsi.

Ricordate che gli alimenti che non possono mancare in una dieta sana sono:

• latte e derivati;
• carne magra rossa e bianca, pesce, legumi cotti;
• alimenti a base di cereali integrali, come pane integrale, fiocchi d’avena, riso integrale, pasta, cereali e pseudocereali, quali quinoa, amaranto, ad esempio;
• frutta e verdura fresca.

Al contrario, invece, vi sono alimenti che vanno evitati o limitati, come quelli ricchi di grassi saturi, in particolare:

• tagli grassi di carne, come macinato, salsiccia e insaccati;
• carne bianca con la pelle;
• latte e derivati non scremati;
• strutto, olio di cocco e olio di palma, presenti in molti alimenti conservati.

Come dimagrire: metodo Body Charme

Oltre ad adottare uno stile di vita sano con un’alimentazione equilibrata e la giusta dose di attività fisica, per dimagrire velocemente è possibile affidarsi anche a trattamenti specifici, come quello studiato dai professionisti di Body Charme.

Da anni nel campo dell’estetica e della cura del corpo, il Centro estetico Body Charme ha elaborato un metodo efficace per tornare a sentirsi in forma e in equilibrio con il proprio corpo.

Si tratta del metodo Body Charme, che si sviluppa in cinque fasi e che mira a far perdere chili, ma anche a modellare e a tonificare il vostro corpo, in poco tempo.

Questo metodo si snoda in un percorso di cinque tappe, che prevede una serie di trattamenti svolti da professionisti ed esperti del settore.

Lavorando attraverso la personalizzazione del percorso e la combinazione di strumenti di nuova generazione con trattamenti manuali, questo metodo permette di arrivare ad ottenere una perdita di peso in minor tempo.

Come accennato, il metodo Body Charme prevede cinque fasi, ossia:

• una fase preparatoria, che consiste in un trattamento detox attraverso decotti, sali ed estratti naturali;
• una fase di drenaggio, per eliminare i liquidi in eccesso;
• una fase di snellimento, che avviene attraverso azioni mirate per contrastare gli accumuli adiposi localizzati e diffusi;
• una fase di modellamento, che permette la ridefinizione del contorno delle zone interessate e della cute;
• una fase di tonificazione, per tonificare il corpo, utilizzando tecnologie avanzate di nuova generazione e strumenti antiage. 

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Parliamo di trattamenti mirati a rigenerare il capello, soddisfacendo tutte le esigenze di chi le utilizza. Solitamente, si tratta di lozioni per capelli come Foltina Plus che nutrono il capello e vengono utilizzate su capigliature secche, spente e sfibrate. Alcuni di questi prodotti, però, contengono farmaci e vanno utilizzati solo previo consulto e prescrizione medica. Vista la complessità dell’argomento, in questa guida scopriremo tutto ciò che c’è da sapere sulle lozioni per capelli: cosa sono, come funzionano e quando utilizzarle.

Diverse tipologie di lozioni per capelli

In un settore tanto ricco di sfumature quanto quello dei prodotti per capelli, incorrere nell’errore potrebbe risultare particolarmente facile. Quando si sceglie il miglior prodotto per le proprie esigenze, quindi, è opportuno considerare bene ogni fattore coinvolto. La scelta della lozione migliore per sé, infatti, parte proprio dall’individuare il problema che, fattivamente, questa andrà ad affrontare.

Ad esempio, quando si parla di capelli secchi o sfibrati, sarebbe meglio utilizzare prodotti che presentino elevate percentuali di oli essenziali come il rosmarino, la camomilla o gli agrumi. Per quanto riguarda, invece, il trattamento anticaduta, occorrerebbe valutare in via preventiva le cause del problema, per poi scegliere una lozione corretta che contenga i principi attivi adeguati a prevenire la caduta dei capelli e favorirne la ricrescita e il rinforzo in termini di struttura. Generalmente, a questi prodotti si integra l’utilizzo in dieta di integratori alimentari specifici.

Metodi di applicazione dei prodotti per la cura del capello

Quando si sceglie di utilizzare una lozione per capelli, l’applicazione di essa diventa uno dei fattori fondamentali per il successo del trattamento. I dermatologi consigliano, di solito, di applicare le lozioni direttamente sul cuoio capelluto a capelli asciutti o, magari, poco umidi, dopo lo shampoo. Tutto dipende dal tipo di lozione che si sceglie e, ovviamente, dalla quantità ideale.

Si comincia applicando il prodotto a livello del cuoio capelluto, per poi massaggiare con movimenti circolari tutta la testa, al fine di facilitarne l’assorbimento e stimolarne la circolazione. In caso di capelli secchie sfibrati, poi, sarebbe il caso di continuare ad applicare il prodotto lungo tutto il capello.

Gli esperti consigliano, comunque, il consulto di un dermatologo che saprà indicare il miglior prodotto per risolvere il problema. Non solo, rivolgersi ad un medico permetterà, eventualmente, di diagnosticare le cause mediche della perdita dei capelli e, nel peggiore dei casi, di scoprire eventuali patologie di cui si era completamente all’oscuro.

Le lozioni per capelli funzionano?

Non tutti i soggetti rispondono allo stesso modo alle lozioni per capelli. Generalmente, comunque, i prodotti contenenti grosse concentrazioni di oli essenziali, vitamine, minerali e fattori di crescita, però, mostrano una buona efficacia e non causano effetti collaterali. Specie in caso di situazioni normali come la perdita stagionale, le lozioni per capelli utilizzate con costanza aiutano a prevenire il problema.

Nel caso di diagnosi più complicate come il riscontro di eventuali malattie, invece, l’utilizzo di prodotti contenenti principi attivi farmacologici sarebbe l’ideale, ovviamente dopo aver consultato un medico, evitando categoricamente l’autoprescrizione. Come detto, bisognerà, poi, essere costanti con i trattamenti e, soprattutto, non essere frettolosi.

Già dopo un paio di mesi, di solito, è possibile vedere i primi risultati. Sarà, però, fondamentale non saltare le applicazioni di lozione, non demoralizzarsi e istituire una vera e propria routine dedicata al trattamento.

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Per scoprire i compiti della medicina estetica e alcuni dei trattamenti esistenti, continua a leggere queste righe!

Cos’è la medicina estetica

Forse alcuni di voi lo sapranno, ma c’è sempre qualche aspetto da approfondire che magari vi sfugge perché avete una conoscenza superficiale dell’argomento, quando invece conviene saperne sempre di più. Quando si parla di medicina estetica, si intende una branca della medicina che mira alla cura del benessere psico-fisico delle persone, infatti i trattamenti e le operazioni a disposizione aiutano a migliorare la qualità di vita di chi soffre per il proprio aspetto e vuole eliminare o ridurre un inestetismo in particolare.

Probabilmente avrete fatto caso alla poca considerazione, soprattutto fino a pochi anni fa, verso la medicina estetica, che veniva ritenuta superflua rispetto ad altri campi della medicina essenziali per la sopravvivenza delle persone. Al giorno d’oggi, nonostante il pensiero che molti avevano in passato riguardo la medicina estetica, quest’ultima è stata riconosciuta ufficialmente dall’OMS, ossia l’Organizzazione Mondiale della Sanità, come una disciplina fondamentale per aiutare gli individui a raggiungere il benessere sia fisico sia psicologico.

Nel corso degli anni sono stati condotti vari studi ed effettuate diverse ricerche, sia in ambito psicologico sia in campo medico, per capire qual è la natura degli inestetismi più curati tramite la medicina estetica. Secondo tali studi, nella maggior parte dei casi gli inestetismi da curare sono dovuti al naturale invecchiamento, a fattori genetici o a fattori ambientali.

Quali sono i trattamenti di medicina estetica

Ecco, quindi, alcuni dei trattamenti più diffusi e richiesti dai pazienti che si rivolgono ad un centro di medicina estetica per eliminare un inestetismo e sentirsi meglio nel proprio corpo:

• Il laser: si tratta di una tecnologia rivoluzionaria che permette di risolvere diverse problematiche grazie all’intervento di personale esperto che ha affinato le proprie capacità nel corso del tempo. Esistono diversi tipi di laser, tra cui quelli ablativi che vengono principalmente utilizzati per l’eliminazione di macchie della pelle, cheratosi o verruche seborroiche, tutti inestetismi che minano la salute psico-fisica dei pazienti. Esiste poi il laser pigmentario, il quale viene usato per risolvere problemi riguardanti la pigmentazione della pelle, ma anche per eliminare macchie superficiali e tatuaggi. Infine, sono stati sviluppati anche alcuni laser appositi per trattare inestetismi vascolari, come i famosi “capillari rotti” che colpiscono soprattutto per predisposizione genetica.
• Il peeling: fa parte dei trattamenti dermo-estetici e aiuta a ridurre, eliminare e prevenire specifici inestetismi della pelle, aiutando le cellule a rigenerarsi e favorendo in questo modo il ringiovanimento della pelle stessa. Il laser consiste nell’esfoliare la pelle chimicamente, una tecnica indicata particolarmente a coloro che soffrono di macchie cutanee, acne, dermatite seborroica, rosacea e anche a chi vuole ridurre le rughe presenti.
• Il filler: come suggerisce la parola inglese, si tratta di una tecnica di riempimento di una zona, quindi vengono iniettate alcune sostanze nell’area che presenta un inestetismo. Viene utilizzato spesso per combattere le rughe nel contorno occhi, per avere labbra più carnose, riempire eventuali buchetti lasciati dall’acne, ma anche per ridurre i segni dell’invecchiamento o rughe d’espressione dovute alla genetica. Esistono due tipi di filler, quelli permanenti che sono sintetici, e quelli riassorbibili che invece sono naturali. Questi ultimi sono i più utilizzati e sono il collagene e l’acido ialuronico, già presenti nel nostro corpo per natura.

Per andare sul sicuro, bisogna anche trovare il professionista giusto a cui affidarsi, fattore da non sottovalutare assolutamente. In alcune zone di Italia sono parecchi i centri di medicina estetica tra cui potete scegliere, ad esempio in Veneto non mancano centri di medicina estetica Verona a cui potete rivolgervi per fissare una consulenza.

Perché ricorrere alla medicina estetica

Come avrete capito, esistono diversi trattamenti non invasivi di medicina estetica, ciascuno dei quali aiuta a risolvere problematiche specifiche e migliorare una zona precisa del nostro corpo, in caso questa ci recasse disagio. Proprio questo è uno dei motivi principali per cui si può ricorrere alla medicina estetica, senza sentirsi in dovere di nasconderlo per paura che la gente ci giudichi o pensi che siamo rifatti dall’alto al basso.

Insomma, se vogliamo migliorarci o cancellare un tatuaggio di cui ci siamo pentiti, perché non farlo?

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Quando non si è esperti di sport o alimentazione capita di pensare di fare alcune cose nel modo giusto, ma spesso invece non è così e una di queste è senza dubbio la credenza secondo la quale se si mangia prima o dopo un allenamento si vanifica tutto ciò che è stato fatto in palestra.

In realtà non è assolutamente vero, infatti il nostro corpo ha un costante bisogno di energie per poter affrontare determinati sforzi e di conseguenza non bisogna mai cadere nell’errore di saltare i pasti, piuttosto è bene informarsi su quale sia la dieta più indicata per il proprio corpo.

Ci sono alcune condizioni necessarie che il nostro fisico deve poter rispettare prima e dopo un allenamento che richiamano direttamente l’alimentazione e tra queste ci sono:

– recuperare in tempi brevi tra una serie di allenamento e quella successiva;

– sopportare nel migliore dei modi lo stimolo cui il fisico viene sottoposto;

– mantenere la glicemia costante per un corretto funzionamento cerebrale.

Tutto ciò può essere rispettato solo ed esclusivamente avendo una corretta alimentazione, che ovviamente cambia a seconda della tipologia di allenamento che si vuole fare e a seconda del fabbisogno specifico personale. Vediamo insieme cosa si consiglia di mangiare prima e dopo l’allenamento.

Cosa mangiare a colazione

Se l’allenamento è previsto per la mattina, allora la colazione sarà il pasto pre-allenamento che dovrete preparare. Le caratteristiche generali di una colazione da fare prima del workout sono sicuramente la leggerezza, anche perché un pasto pesante non permette di allenarsi al meglio, e poi un contenuto alto di carboidrati, ma a medio contenuto di grassi, fibre e proteine.

Per quanto riguarda la leggerezza del pasto, qualche fetta biscottata con la marmellata può tranquillamente andare bene prima di allenarsi ed è importante tenere presente che in genere ci vuole almeno un’ora prima di digerire completamente (questo ovviamente varia a seconda della quantità di cibo ingerito).

Di solito si cerca di evitare di allenarsi durante la digestione perché un’importante parte del flusso sanguigno sarebbe impegnata in quell’azione, togliendo quindi ossigeno ai muscoli. Diciamo, però, che è sempre meglio mangiare qualcosa prima di allenarsi, anche se non si ha tantissimo tempo per digerire, piuttosto che allenarsi con lo stomaco vuoto da ore.

Altri cibi che possono essere consumati per un pasto pre-allenamento sono: banane, gallette di riso, fiocchi d’avena, pane come carboidrati, mentre come proteine burro d’arachidi, yogurt greco e uova.

Cosa mangiare a pranzo

Se l’allenamento è previsto per il pomeriggio, anche il pranzo essendo un pasto pre-allenamento deve avere le caratteristiche citate sopra. Con il pranzo però si tende ad assumere più calorie (almeno 300), di conseguenza solitamente si aspettano almeno 2 o 3 ore prima di iniziare il workout.

Per quanto riguarda gli ingredienti da includere nel pasto, i cibi ricchi di amidi vanno bene, quindi anche la pasta integrale o il riso integrale si possono inserire nella propria dieta. Per i condimenti, invece, il sugo è una prima opzione, ma anche semplicemente olio e parmigiano sono perfetti.

Come secondo piatto, si possono consumare pesce o carne bianca, mentre come contorno qualche verdura (senza eccedere nelle quantità per non rallentare la digestione) va più che bene. Ovviamente anche la cottura va tenuta sotto controllo e per non appesantire i cibi le verdure è bene bollirle e la carne cuocerla alla piastra.

Cosa mangiare come spuntino

Non pensate di fare la cosa giusta se evitate di mangiare uno snack prima di allenarvi, perché come già detto il nostro corpo ha un estremo bisogno di energie quando è sottoposto ad uno sforzo e queste energie provengono dagli zuccheri e dai carboidrati presenti nel sangue grazie all’alimentazione.

Nel caso in cui questi mancassero, l’organismo cercherebbe di aiutarsi sottraendo proteine al tessuto muscolare e di conseguenza il workout non sarebbe per niente efficace.

A seconda del tempo che avete prima di andare in palestra, la vostra merenda può contare più o meno calorie. In ogni caso, qualche spuntino perfetto è: yogurt con cereali, una banana e della frutta secca oppure un frullato con fiocchi d’avena.

Cosa mangiare post allenamento

Dopo esservi allenati, non pensate che mangiare significhi vanificare i vostri sforzi, perché in realtà bisogna nutrirsi per permettere al corpo di recuperare. Nei 15-30 minuti successivi al termine del vostro work-out, potete assumere alimenti con un indice glicemico medio-alto come riso in bianco o gallette.

Passate 1 o 2 ore dal vostro allenamento, invece, si può fare un pasto più completo che comprenda proteine, verdure e grassi. Per saperne di più, potete leggere questo approfondimento su cosa mangiare dopo un allenamento serale.

L’alimentazione è importante

Insomma, il consiglio generale che dovrete prendere come vostro mantra se avete intenzione di iniziare un allenamento serio e costante, è quello di trovare un tipo di alimentazione che si sposi perfettamente col tipo di workout che andrete a fare, senza mai dimenticare che il nostro corpo ha bisogno di cibo per lavorare correttamente e raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati.

L'articolo Cosa mangiare prima e dopo l’allenamento proviene da L'altra Città.

Il benessere di cui parliamo è frutto di un cammino, di una ricerca per migliorare la propria qualità di vita. Il primo presupposto per raggiungerlo è prendersi tempo per sé stessi, dedicare tempo alla conoscenza di sé coltivando la consapevolezza.

Le cause del malessere

Ansia e stress sono i mali dell’uomo moderno. La vita frenetica e l’ossessione del fare guidano le giornate, la mente è costantemente affollata di pensieri. Questo stato mentale impedisce di vivere il presente, impedisce di essere consapevoli delle emozioni che ogni attimo porta con sé. Se i pensieri sono catturati dal rimuginare il passato o dall’incertezza del futuro, si vive carichi di rimpianti e di preoccupazioni. A lungo andare il carico diventa pesante, eccessivo e la qualità di vita peggiora.

I pensieri tossici generano ansia e stress che, mal gestiti, hanno effetti nocivi anche sul corpo. Insonnia, mal testa, problemi allo stomaco possono avere un’origine psico-somatica. In una sorta di circolo vizioso il disagio del corpo produce malessere psicologico.

La consapevolezza

Il primo passo per uscire da questo vortice è liberarsi dai pensieri che offuscano la mente. Ma come? L‘istinto porta a fuggire dalle sensazioni negative così, per evitare di percepire il malessere presente, la mente si rifugia nel passato o nel futuro. La soluzione è affrontare il presente, così com’è, sentire consapevolmente le sensazioni che il corpo ci manda, interrogarsi con curiosità sui pensieri e sulle emozioni che affollano la mente.

Accettare con gentilezza quello che c’è, qui ed ora. Questo è il primo passo. Acquisire consapevolezza, anche di ciò che non va. Prendersi del tempo per sé stessi. Per raggiungere il benessere è necessario dedicare del tempo alla conoscenza di sé, alla cura del corpo e delle proprie emozioni.

Alcune pratiche per migliorare il benessere

Alcune particolari pratiche, nell’ambito della medicina alternativa, hanno lo scopo di aiutare le persone a migliorare il loro equilibrio psicofisico. Queste pratiche cercano di promuovere la salute del corpo ed uno stile di vita sano, scandito da attività fisica regolare ed alimentazione equilibrata.

Visitando il Blog di cure naturali Curarsinaturale.it possiamo imparare a conoscere queste tecniche. La kinesiologia si occupa della reazione del sistema nervoso a particolari stimoli, la riflessologia plantare che, attraverso il massaggio dei piedi, raggiunge gli organi del corpo umano. L’auricologia applica la stimolazione delle zone dell’orecchio per influenzare le varie parti del corpo.

Tra queste l’aromatouch è una tecnica di massaggio innovativa e molto piacevole. Il massaggiatore, sulla base della riflessologia, esegue un lieve tocco del corpo per rivitalizzate i processi fisiologici dell’organismo. Durante la pratica utilizza sapientemente più oli essenziali che, con effetto sinergico, aiutano a ritrovare l’equilibrio. Il profumo degli oli essenziali ed il tocco del massaggiatore mettono in connessione con il corpo, è una esperienza sensoriale coinvolgente, durante la quale si può concentrare l’attenzione sul sentire, ricevendo serenità e benessere.

Attivarsi per promuovere il proprio benessere fisico e psicologico è un percorso di crescita personale che dona la capacità di vivere intensamente il presente, apprezzando pienamente i momenti piacevoli e accettando i momenti difficili. È un’utile prevenzione per proteggersi da molti disturbi psicosomatici, riduce lo stress e l’ansia. Lo stato di benessere permette di vivere le relazioni con gli altri in modo sereno e non conflittuale. La persona si sente parte di un tutto armonico, vivendo in equilibrio con sé stesso e con la natura.

L'articolo Benessere psico-fisico, come migliorarlo proviene da L'altra Città.

La principale fonte di antiossidanti sono senza dubbio i cibi – se ci sono particolari carenze, a seguito del consiglio del medico è possibile acquistare integratori in farmacia o su e-commerce di successo come Cosemigliori.it – soprattutto di origine vegetale.

Nelle prossime righe, abbiamo riassunto le caratteristiche di alcune delle più importanti fonti di antiossidanti.

Kiwi

Il kiwi è uno degli antiossidanti naturali più portentosi in assoluto. Tra i composti anti-radicali liberi che contiene è possibile citare la vitamina C, ma anche i polifenoli. Se si ha intenzione di fare il pieno di antiossidanti, è consigliabile orientarsi verso il kiwi di varietà gold, disponibile da novembre a giugno.

Prugna

Anche in questo caso, facciamo riferimento a una straordinaria fonte di composti fenolici, come per esempio l’acido clorogenico. I vantaggi della loro assunzione per la salute sono numerosi. Tra questi, è possibile citare il controllo dell’ossidazione del colesterolo cattivo LDL, uno dei fattori di rischio principali per la salute del cuore.

Tè verde

Regalo straordinario che la natura ci fa, il tè verde è noto per la sua ricchezza in tannini, polifenoli e bioflavonoidi. Quando lo si nomina, si inquadra una bevanda facile da preparare e consumabile in qualsiasi stagione dell’anno. Tra i suoi benefici, è possibile citare il rafforzamento del sistema immunitario.

Melograno

Frutto simbolo di abbondanza, il melograno è un concentrato di antiossidanti preziosi. Tra questi, è possibile citare innanzitutto la vitamina C, nota anche come acido ascorbico, ma anche polifenoli come l’acido gallico e la punicafolina.

Graviola

Questo popolarissimo frutto tropicale si contraddistingue per una polpa estremamente morbida. Quando la si nomina, è possibile chiamare in causa proprietà molto importanti dal punto di vista della prevenzione del cancro.

Da non dimenticare sono anche i suoi benefici antibatterici e la capacità di migliorare l’efficienza della digestione.

Mela

Una mela al giorno toglie il medico di torno: questo adagio rappresenta un punto di riferimento fondamentale al giorno d’oggi quando si parla di alimentazione sana. Non a caso, se si guarda alla scala ORAC, le mele, in particolare quelle della varietà Red Delicious, sono caratterizzati da una quantità importanti di antiossidanti.

Avocado

L’avocado è un frutto straordinario quando si parla di fonti di antiossidanti. Tra i suoi composti anti-radicali liberi è possibile citare la vitamina E o tocoferolo, considerata una delle migliori alleate contro l’invecchiamento precoce della pelle. Amica della pelle è anche la vitamina A.

L’avocado è noto soprattutto per la sua ricchezza in omega-3, acidi grassi noti per la loro capacità di contrastare l’ossidazione del colesterolo LDL, con ovvi vantaggi, ribadiamo, per la salute del cuore.

Fichi

Quando si parla dei fichi, si inquadra un frutto amato fin dai tempi degli antichi Romani. Tra i motivi del loro successo è possibile citare il contenuto di antiossidanti. Tra i più importanti troviamo i flavonoidi e la quercetina soprattutto.

I fichi dalla buccia scura sono, rispetto agli altri, un miglior punto di riferimento quando si parla di ottimizzazione dell’apporto di antiossidanti.

Carote

Regine delle fonti di antiossidanti, le carote sono caratterizzate dalla presenza di vitamina C, ma anche e soprattutto da quella di beta-carotene, pigmento precursore della vitamina A e alleato prezioso della salute della pelle e della prevenzione dei tumori che la riguardano. Ricordiamo inoltre che livelli elevati di beta-carotene nel sangue sono associati a un rischio minore di andare incontro a morte prematura anche per malattie cardiovascolari.

L'articolo Gli antiossidanti più potenti e dove trovarli proviene da L'altra Città.

Per partire con il piede giusto o per superare con successo i momenti di stasi che spesso si incontrano durante una dieta, ecco alcuni utili consigli per procedere in questo percorso senza stressare eccessivamente né la mente, né il corpo.

Consigli utili per perdere i chili di troppo

Uno dei primi step, quando si desidera approcciarsi ad un nuovo tipo di alimentazione e dimagrire efficacemente, è quello di rivolgersi ad un nutrizionista esperto, che possa consigliare un piano alimentare personalizzato e cucito su misura. Molto spesso i chili in eccesso sono causati semplicemente da errori che si commettono, senza nemmeno accorgersene, proprio a tavola e correggerli è basilare per ottenere il peso forma desiderato.

Se proprio non si può o non si vuole, almeno inizialmente, rivolgersi ad un professionista, è possibile cercare di cambiare in autonomia il proprio stile culinario, provando ricette più light e adottando qualche accorgimento ai fornelli. Porre attenzione alle proprie abitudini alimentari è in ogni caso fondamentale per puntare ad un benessere completo.

Se fare attenzione a ciò che si ingerisce è importante, determinante è anche svolgere attività fisica regolarmente. Per favorire un processo di dimagrimento è necessario muoversi di più, praticare sport, frequentare una palestra, seguire corsi fitness o semplicemente fare della ginnastica a casa propria.

Tutto ciò è indispensabile per svegliare il metabolismo e non rendere vani gli sforzi a tavola. In linea generale la sedentarietà fa male ed è sicuramente possibile trovare un modo divertente per muoversi, che faccia al caso proprio.

Un ulteriore fattore importante per uno stile di vita veramente sano è il riposo. Dormire bene è fondamentale per ridurre i livelli di stress, ricaricare l’organismo ed attivare il metabolismo accelerando il dimagrimento.

Il consiglio è quello di concedersi il giusto tempo per rilassarsi anche nelle ore precedenti quelle del sonno, meglio ancora se lontani da schermi di TV, smartphones e PC, per andare a dormire distesi e pronti a lasciarsi coccolare tra le braccia di Morfeo.

Sono poi molti i prodotti naturali che si possono utilizzare nella fase del dimagrimento, efficaci supporti ad una routine che comprende dieta sana e attività fisica regolare. Dalle tisane agli integratori, c’è veramente l’imbarazzo della scelta e sono diversi i brand che cercano di andare incontro al meglio alle esigenze di ogni individuo.

Tra i migliori prodotti naturali per dimagrire ci sono quelli drenanti e depurativi, ma anche quelli sgonfianti e detossinanti, che supportano le naturali funzioni fisiologiche dell’organismo. Che siano a base di finocchio, zenzero, caffè verde, ortica o uno degli altri numerosi alleati vegetali al dimagrimento, l’importante è selezionare solamente i più affidabili a livello di qualità.

Piccoli trucchi per non cedere alle tentazioni

Oltre ai consigli finora descritti si possono seguire dei piccoli accorgimenti per aiutarsi in questo percorso, che a volte può non essere facile: anche nei momenti di difficoltà infatti è importante non cedere e continuare sulla retta via.

Prima di tutto, è necessario sfatare un mito: il digiuno non serve a dimagrire e saltare i pasti è anzi controproducente. Non solo rallenta il metabolismo, ma toglie anche le energie indispensabili per affrontare la giornata e incide negativamente sull’umore.

Ciò che aiuta a dimagrire più rapidamente è invece bere molta acqua, che ha un effetto detox e fa sentire immediatamente più sazi. Essere sempre correttamente idratati inoltre è decisivo e portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua sarebbe una buona abitudine da fare propria.

È sicuramente di enorme aiuto fare la spesa a stomaco pieno, per evitare di acquistare prodotti, molto spesso dolci o grassi, solo perché spinti dalla fame del momento. È bene insomma fare shopping al supermercato guidati dalla testa e non dallo stomaco e prepararsi a priori con una lista della spesa precisa, così da comprare solamente ciò che sarà necessario per la preparazione delle proprie ricette.

Inutile anche pesarsi tutti i giorni. Sarebbe ottimo monitorare i chili persi una volta sola a settimana e dimenticarsi dell’esistenza della bilancia tutti gli altri giorni. Il peso infatti può variare da un giorno all’altro, per oscillazioni totalmente normali e legate a diversi fattori: questo non significa però che tutti gli sforzi fatti non stiano dando i risultati sperati e controllare il peso in maniera ossessiva non fa che incrementare ansia e stress.

Non resta quindi che mettere in pratica tutti questi consigli, per iniziare a vedere i primi risultati, senza rimandare la dieta a lunedì. Perseguire uno stile di vita sano è infatti un obiettivo che dovrebbe essere presente tra le buone pratiche di tutti i giorni dell’anno.

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Gli innamorati devono cercarsi, per potersi conoscere, ecco perché il corpo scatena quel desiderio continuo che li porta a volersi sempre vedere e sentire e toccare.

Questa forma di dipendenza, poi, si calma e diventa condivisione e convivenza. Ne resta sempre un margine, se la storia funziona, in modo da tener vivo il desiderio, ma mai in eccesso.

Una dipendenza affettiva simile è quella che lega genitori e figli, ed è necessaria e utile per consentire la crescita e l’educazione. Ma ad un certo punto della vita occorre che i due si separino, per evitare un eccesso di attaccamento.

Ecco, il segreto è tutto qui. Se la dipendenza non diminuisce, non sciama, può diventare patologia. E in quel caso, sì, la dipendenza affettiva comincia a preoccupare. Perché può generare figli completamente dipendenti dai genitori. E innamorati che diventano stalker dei propri partner.

Come nasce la dipendenza affettiva

Una persona che riceve la giusta dose di affetto e cura, diventa forte quanto basta per usare quella esperienza come base per costruire la propria vita di relazione. L’amore che ha assorbito viene a sua volta distribuito.

Chi invece sviluppa una dipendenza affettiva proviene da due eccessi: o non è stato amato abbastanza, o è stato annullato da un amore troppo soffocante.

Nel caso del rapporto genitori-figli, se i genitori sono troppo presenti, se decidono per il figlio, se anticipano i suoi desideri – o se al contrario lo hanno sempre umiliato, ignorato e maltrattato – possono formare un adulto che si attaccherà a loro per sempre.

O per continuare a ricevere coccole o per trovare un modo di farsi amare. Un adulto non in grado di vivere una vita propria.

Tra fidanzati, invece, la dipendenza affettiva può sfociare o in azioni violente (come nel caso degli stalker) o al contrario nell’accettare le violenze. Molti dipendenti affettivi vivono un continuo senso di colpa, si sentono sempre sbagliati.

E dunque si attaccano ancora di più al partner che li umilia o li picchia, perché credono davvero che quei maltrattamenti siano una forma di amore “giusta” per degli “esseri indegni” come loro.

Come riconoscerla

I sintomi della dipendenza affettiva sono chiarissimi fin da subito. Si tratta di gesti, parole, atteggiamenti affettuosi esagerati.

Anche non necessari. Il dipendente affettivo patologico si affeziona alla persona da cui dipende al punto da diventare pressante, stressante, anche ossessivo. Ha un continuo bisogno di rassicurazione, di soddisfazione. E ha bisogno dell’altra persona continuamente.

Può essere dipendente affettivo un fidanzato troppo geloso, una moglie troppo soffocante, un ragazzo incapace di far cose da solo.

Ma anche un amico che impone la propria presenza in modo eccessivo può essere vittima di dipendenza affettiva patologica. Se non viene fermata, o trattata con cure adeguate, questa situazione può avere anche risvolti drammatici: violenze, minacce oppure – nel meno grave dei casi – rottura di un bel rapporto personale.

La migliore terapia per la dipendenza affettiva

È brutto da dire, ma la dipendenza affettiva patologica si cura soltanto grazie alle competenze di un esperto, ovvero con la psicoterapia.

Non ci sono soluzioni alternative, non si può risolvere in famiglia o tra amici. Lo psicanalista sa come agire per trovare il punto da cui tutto ha origine. Un punto che a volte è sconosciuto alla stessa persona malata.

Il terapeuta aiuterà la persona a scavare nel proprio passato per capire da quale situazione, gesto o evento ha avuto inizio quella insicurezza, o bisogno di attenzione, che ha fatto maturare poi la dipendenza. Una volta capito l’origine, il medico fornirà alla persona i mezzi per potersene liberare.

Si tratta, di solito, di esercizi per capire il proprio valore. Per capire le proprie necessità “al di fuori” del rapporto con la persona amata.

La psicoterapia aiuterà il dipendente affettivo a migliorare la propria autostima, in modo da comprendere che il mondo può essere affrontato anche da soli, con il proprio carattere e le proprie energie.

Che la vita è bella perché “tu sei bello”, e non hai bisogno che un altro te lo ricordi continuamente. Solo dopo che la persona ha imparato ad amarsi potrà imparare nuovamente ad amare gli altri. Stavolta in modo più sano.

Come psicologo oltre al servizio online, ricevo in studio a Padova e Treviso e da più di 15 anni ascolto ed aiuto persone concretamente ad uscire da situazioni difficili, e riprendere in mano la propria vita.

Dottoressa Monia Ferretti – Psicologa Psicoterapeuta

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