Quando si acquista una vettura, gli elementi da valutare sono davvero molteplici ed ognuno di questi riveste differente importanza da soggetto a soggetto. Molte persone, infatti, procedono all’acquisto in base all’estetica del veicolo, alla ricerca del look più accattivante ed appagante per il proprio gusto personale. Altri soggetti, invece, sono molto attenti alle performance ed alla guidabilità della vettura. 

Un elemento, però, viene ricercato da tutti gli automobilisti, pur rivestendo, in alcuni casi, elemento di secondaria importanza: i consumi dell’autovettura. D’altro canto, il “caro carburante” riveste, non di rado, un elemento di primaria importanza nel bilancio di ogni singolo nucleo familiare: il risparmio sul “pieno benzina” è, senza alcun dubbio, un elemento di prioritaria importanza. 

Calcolo dei consumi: quali sono i test più attendibili?

A differenza di soli dieci anni fa, la disponibilità di autovettura dal consumo limitato è assai ampio: gli automobilisti, di conseguenza, possono scegliere tra un numero elevato di opzioni. Per quanto ovvio, i consumi di un modello possono essere catalogati solo ed esclusivamente in base alla loro alimentazione: non si possono equiparare, per quanto ovvio, le vetture a benzina con quelle full hybrid piuttosto che quelle a diesel. 

Prima di mettere in evidenza quali siano, ai giorni d’oggi, i modelli in circolazione che consumano meno, andiamo ad analizzare come si possono calcolare i consumi delle autovetture. Da due anni a questa parte, infatti, le case automobilistiche sono costrette a sottoporre i propri modelli al protocollo di omologazione WLTP, che consente di determinare quali sono i valori dei consumi e delle emissioni. 

Rispetto al vecchio protocollo NEDC, il WLTP consente di ottenere dei risultati decisamente più precisi e corrispondenti alla realtà. Questi test si sviluppano in quattro fasi, che hanno una durata complessiva di 30 minuti per un totale di poco superiore ai 23 km, e vengono effettuati in diverse condizioni ambientali: una a 14°C e l’altra a 23°C. 

Nel mondo delle auto alimentate a diesel, la palma dell’autovettura che consuma meno (2,4 l/100 km) è da assegnare alla Citroen C3 BlueHdi 100 a pari merito con la DS3 Crossback BlueHdi 100. A completare il podio dei veicoli a trazione diesel, invece, è la Mercedes A 180 d Automatic Business, che registra un consumo (2,5 l/100 km) solo leggermente superiore ai due veicoli poc’anzi citati. 

I modelli con i consumi più bassi presenti sul mercato

Nel settore GPL a trionfare è un modello dal fascino intramontabile, che ha visto mutare il proprio aspetto, in modo piuttosto significativo, col passare del tempo: la Fiat Panda. Il modello 1.2 EasyPower, con un consumo di 5,6l/100 km, è nettamente il migliore del mondo GPL: la nuova Hyundai i20, al secondo posto di questa graduatoria, registra un consumo di 5,9l/km 100, mentre la Dacia Duster, terza con un consumo di 6,8l/km 100, completa il podio a distanza siderale rispetto al modello FCA. 

Tra le auto a benzina, invece, trionfa la Clio TCe 100, uno dei modelli più riusciti in casa Renault negli ultimi anni, che fa registrare un consumo di 2,9l/km 100. Al secondo posto si piazza la Suzuki Swift 1.0 Hybrid S (3,1l/ 100 km), mentre il podio si completa con un modello del colosso tedesco Volkswagen: la T-Cross 1.0 TSI 95 CV Style, con un consumo di 3,3l/km 100, è uno dei veicoli a benzina che consumano meno presenti sul mercato. 

Questi modelli, non di rado, implicano, però, un allentamento dei cordoni della borsa tutt’altro che modesto. In questo caso, quindi, un’alternativa da tenere in grande considerazione è quella del noleggio a lungo termine. Ad esempio, sul sito di Finrent.it sarà possibile scegliere tra un vasto catalogo di automobili nuove e usate. 

Il noleggio a lungo termine, oltretutto, è in grado di fornire dei grandi vantaggi, come ad esempio l’assistenza completa durante il periodo di fruizione del veicolo, che ben si completano con una vettura dai consumi bassi o modesti. Un mix che consente di ottenere un risparmio considerevole in termini economici, in grado di riflettersi positivamente sul bilancio dell’intero nucleo familiare.