Prendersi cura della qualità del sonno è fondamentale. Per rendersi conto dell’importanza che ha, basta fare mente locale sul fatto che l’essere umano, in media, trascorre circa un quarto della sua esistenza dormendo.
Il sonno è un elisir di salute prezioso grazie alla sua capacità di regolare diverse funzioni fisiologiche.
Quando è carente o di scarsa qualità, il corpo se ne accorge e manifesta segnali che vanno dalla stanchezza, al mal di testa, fino all’aumento del grasso addominale a causa dell’incremento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Sono diverse le strade che si possono percorrere per migliorare la qualità del sonno. Una di queste, passa dalle scelte giuste a tavola. Scopriamo quali sono nelle prossime righe.
Cosa mangiare e cosa bere per dormire bene
Uno degli aspetti legati all’alimentazione più importanti da curare quando si parla di lotta contro i problemi di sonno riguarda la cena.
Se possibile, è il caso di seguire lo schema del celebre proverbio “Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero”. Idealmente, bisognerebbe dedicare alla cena circa il 30% del proprio fabbisogno calorico quotidiano.
Si tratta di un espediente semplicissimo ma altrettanto importante per evitare di affaticare eccessivamente i meccanismi digestivi e di avere a che fare, di riflesso, con difficoltà ad addormentarsi.
Sì, a volte si tratta di un obiettivo non semplice da perseguire, soprattutto se si lavora fuori casa e si tende, per motivi di tempo, a dedicarsi a pause pranzo troppo frugali.
Onde evitare di trovarsi, all’ora di cena, troppo affamati, il consiglio è quello di fare un spuntino pomeridiano un po’ più abbondante del solito.
La scelta dei nutrienti giusti
Quando si parla di suggerimenti a tavola per un buon sonno, non si può non menzionare il fatto di impegnarsi per portare in tavola alimenti ricchi di triptofano.
Questo amminoacido è importante per lo scopo a cui sono dedicate queste righe in quanto precursore di melatonina e serotonina, due ormoni a loro volta fondamentali per la regolarità del ciclo sonno-veglia.
Dove possiamo trovarlo? In diverse fonti, che vanno dal latte intero, al pollame, fino al manzo. Nei pesci, fonti particolarmente ricche sono il salmone e il tonno.
Una tips da nutrizionisti? Il fatto di associare alle fonti di triptofano una porzione di cereali integrali. Sì, si tratta di un mix fantastico a colazione, grazie al quale è possibile apprezzare un assorbimento migliore dell’amminoacido.
Abitudini da evitare
Un’abitudine da evitare se si punta, comprensibilmente, a migliorare la qualità del proprio sonno è quella di saltare la cena. Come mai? Per via degli ormoni, decisamente poco favorevoli a un buon sonno, che il corpo inizia a sintetizzare nel momento in cui i livelli glicemici sono bassi.
Inoltre, se si salta la cena, si è a maggior rischio, soprattutto nei periodi di forte stress, di alzarsi per via della fame.
Cosa bere
Un capitolo importantissimo quando si parla di abitudini a tavola finalizzate al miglioramento della qualità del sonno riguarda il cosa bere.
Tra le scelte più classiche, troviamo indubbiamente il latte caldo con il miele, che ha un’indubbia efficacia.
A meno che tu non sia incinta o non stia allattando il tuo bimbo, puoi provare anche il CBD, principio attivo della cannabis più famoso dopo il THC (e, a differenza di quest’ultimo, privo di effetti psicoattivi).
In grado di legarsi ai recettori della serotonina, il cannabidiolo, altro nome per questo metabolita, è in grado di favorire un piacevole senso di relax utilissimo per prendere sonno.
I prodotti che lo vedono protagonista sono tanti – ottima per favorire il sonno è la tisana alla canapa di Cbweed, uno degli e-commerce di settore più celebri e forniti – e andrebbero sempre consumati, pur non provocando effetti collaterali, dopo aver consultato il medico curante.