Prendersi cura del proprio corpo e della salute dell’organismo in generale è importantissimo per poter avere una vita lunga e libera da problemi o, quantomeno, da patologie dovute alla scarsa salvaguardia di sé.
Ovviamente, per poter ovviare a determinate problematiche di vario genere, è importantissimo sottoporsi ai vari controlli di routine e agli approfondimenti necessari in determinati periodi della vita o, comunque, in caso di necessità.
È per questa ragione che è importantissimo sensibilizzare riguardo determinate controlli e spiegare il dettaglio delle procedure per poter informare le persone che devono sottoporvisi, in modo da diradare le remore.
L’oggetto della nostra guida di oggi è uno dei controlli più diffusi in ambito medico.
Parleremo, infatti, di gastroscopia transanasale, ovvero di una tecnica mininvasiva, indolore, alternativa e sovrapponibile all’esame consueto. La gastroscopia transnasale è un procedimento, ormai, divenuto di routine, essendo poco fastidiosa e tollerabile per il paziente e divenuta una prassi da qualche decennio. È importante sottolineare il fatto che, la suddetta procedura, è appannaggio di centri specializzati che eseguono la transnasale per avere una visione ottimale del lume gastrico con la medesima efficacia della gastroscopia classica, ma con un procedimento più snello e meno fastidioso.
Nelle prossime righe andremo a scoprire cos’è la gastroscopia transnasale, i dettagli del procedimento che caratterizza questa tipologia di controllo e quali sono i vantaggi per i pazienti, tenendo sempre conto del fatto che, sottoporsi ad un controllo del genere, richiede il parere del medico, in maniera tale da potersi sincerare in merito alle proprie condizioni di salute e di agire di conseguenza in presenza di eventuali problematiche di vario genere.
Gastroscopia transnasale: ecco cos’è e come si mette in atto
Quando si parla di gastroscopia transnasale si fa riferimento ad una tipologia specifica di esame endoscopico attraverso la quale si ha modo di osservare il tratto superiore dell’apparato digestivo. Per effettuare la transnasale si adopera un endoscopio, ossia uno strumento utilizzato da un medico specialista allo scopo di individuare i problemi del tratto superiore dell’apparato digerente.
Nella gastroscopia tradizionale, si utilizza una sonda del diametro di oltre 14mm che passa attraverso la bocca. Nella transnasale, invece, si utilizza uno strumento dal diametro medio di poco più di 4 mm, che viene introdotto in una narice del paziente, lasciando libera la bocca ed evitando, dunque, le varie problematiche della pratica tradizionale come il senso di soffocamento ed i conati di vomito.
Entrando nel merito della questione tecnica, la gastroscopia transnasale si effettua dopo un periodo di digiuno di circa 5 ore, durante il quale è importante bere una modica quantità d’acqua.
Successivamente, si procede soffiando il naso e spruzzando nelle narici un decongestionante. Infine, si sceglie la narice più idonea all’indagine, sfruttando una strumentazione, chiaramente, sterilizzata prima di ogni esame.
Quali sono i vantaggi della gastroscopia transnasale?
L’esposizione endoscopica ha una durata di circa 3 minuti, durante la quale, come già precedentemente accennato, il paziente ha modo di respirare e deglutire regolarmente.
La tensione emotiva rispetto a quella percepita nella gastroscopia classica, dunque, è ridotta notevolmente, rendendo superflua anche l’eventuale sedazione a cui i pazienti sottoposti a gastroscopia convenzionale sono, talvolta, sottoposti. In questo modo, migliore anche il profilo di sicurezza del procedimento stesso.
La gastroscopia transnasale risulta essere completamente indolore e, immediatamente dopo l’esame, il paziente ha modo di tornare alla pratica quotidiana senza alcun problema di sorta. Sono pochi, poi, i casi in cui l’esame risulta fastidioso o impossibile, in alcune rare circostanze che riguardano la conformazione del naso del paziente.
Pertanto, la transnasale è idonea anche per pazienti molto anziani, cardiopatici o con altre patologie.