Lo smartphone è ormai uno degli strumenti tecnologici fondamentali nella nostra società. Per rendersene conto, è sufficiente immaginare come sarebbe diversa la vita senza uno smartphone, senza poter messaggiare con amici e parenti, navigare online, sentire musica o vedere film, fare operazioni bancarie ecc.
Nel tempo, infatti, lo smartphone è diventato sempre di più un device completo a 360°, da non utilizzare soltanto per le classiche chiamate ed sms, ma anche per le più svariate attività. Ma come si è arrivati a fare un cellulare così completo?
Le varie multinazionali e produttrici di elettronica hanno migliorato sempre più i vari pezzi montati sul telefono. Parliamo del display, delle fotocamere, della batteria e non solo.
I sensori hanno un ruolo fondamentale per il corretto ed efficiente funzionamento di uno smartphone. Probabilmente hai sentito solo accennare a questi elementi, senza averci dato grande importanza. Scopriamo dunque quali sono, a cosa servono e soprattutto come funzionano attivamente.
Cos’è un sensore di uno smartphone
Prima di elencare tutti i vari sensori presenti all’interno di uno smartphone, è importante che sai cos’è nello specifico un sensore, cosa intendiamo con questo termine. Si tratta di un componente elettronico che mette in relazione il device con l’ambiente circostante, rilevando i suoi cambiamenti. Quest’ultimi verranno poi trasformati in segnali elettrici ed inviati alla scheda madre che li elaborerà.
I sensori non sono ovviamente visibili esternamente a noi utilizzatori, ma sono installati come tutti i principali componenti hardware sopra la scheda madre, per farli funzionare correttamente e proteggerli da eventuali urti o danni esterni.
E’ importante sottolineare che essi soffrono molto le interferenze, specialmente quelle provocate da campi magnetici, umidità eccessiva o temperature troppo elevate.
I principali sensori degli smartphone
Sono svariati i sensori presenti sugli smartphone, ognuno con proprie caratteristiche, funzionamenti e con specifici scopi. Ecco quali sono:
Sensore di luce ambientale
Rappresenta senza dubbio il sensore più importante, in quanto ha lo scopo di regolare automaticamente la luminosità dello schermo, se l’opzione è impostata. Per esempio, di sera con poca luce la luminosità tende ad abbassarsi, per non far stancare troppo gli occhi. Sotto al sole, invece, tende ad alzarsi fino al massimo, per consentire una visione ottimale anche sotto la forte luce. Il funzionamento è molto semplice, in quanto il sensore genera correnti forti o deboli in base alla quantità di luce ambientale che rileva, elementi che verranno successivamente elaborati dalla CPU.
Sensore di prossimità
E’ un sensore molto utile ed interessante, ideale per risparmiare batteria in modo automatico. Il sensore di prossimità dello smartphone rileva infatti quando avviciniamo il telefono all’orecchio, per sentire un audio o durante una chiamata, e spegne il display, consentendo di non tenere accesi i pixel e risparmiare molta energia della batteria. Basa il funzionamento sull’analisi dei movimenti dello smartphone sui tre assi X, Y e Z e sulle forze di accelerazione e decelerazione.
Giroscopio
Non è un sensore presente su tutti i device, ma può essere comunque molto utile. Lo scopo è quello di permettere l’utente di giocare a giochi di movimento con il telefono anche quando il GPS è spento. Il funzionamento del giroscopio è molto più complesso rispetto gli altri sensori, in quanto si caratterizza per una costruzione a ruota che gira rapidamente in una struttura fissa.
Bussola
La bussola è ovviamente un sensore di grande importanza per uno smartphone, che ormai viene utilizzato anche per orientarsi nello spazio e come navigatore satellitare. Aiuta, infatti, a localizzare le posizioni ed i percorsi da seguire in modo più preciso. Come una classica bussola, basa il suo funzionamento sulla direzione del campo magnetico attuale, che poi elaborerà per via elettrica le informazioni allo smartphone.
Barometro
L’ultimo sensore presente sulla maggior parte degli smartphone è il barometro, utile esclusivamente quando stai in luoghi sopraelevati, in quanto ha lo scopo di correggere gli errori di misurazione dell’altitudine che il GPS o qualsiasi altra applicazione che lo sfrutta può avere.