Chi si è trovato nella situazione di dover aprire un finanziamento o richiedere un prestito, ha probabilmente già sentito menzionare l’interessante e particolare tipologia di prestito al consumo denominata cessione del quinto.

Sono molte le categorie di persone che possono accedervi e beneficiare di questa soluzione di rimborso per le loro esigenze finanziarie: è importante però conoscere nel dettaglio quali sono le caratteristiche di questo prestito, quali requisiti sono richiesti per ottenerlo e come si può effettuare all’occorrenza il rinnovo dello stesso.

Cos’è la cessione del quinto

La cessione del quinto non è nient’altro che una forma di prestito personale con un orizzonte temporale di medio o breve termine, non vincolato all’acquisto di un particolare bene o servizio, ma dalle finalità più ampie e flessibili.

Viene definito in questo modo in quanto la modalità di rimborso delle rate avviene tramite la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione, a seconda della situazione lavorativa del richiedente.


Come funziona la cessione del quinto

Il primo passo per l’avvio della cessione del quinto è la verifica della sussistenza di tutti i requisiti specifici necessari per l’ottenimento di questa tipologia di prestito: una volta completato questo passaggio, viene istituito un contratto dedicato, tramite una finanziaria o un istituto di credito.

La cifra richiesta deve essere rimborsata tramite un numero di rate prestabilite ed inserite nel contratto. Le rate non vengono però rimborsate tramite un normale addebito bancario o su carta di credito, bensì con la trattenuta diretta sullo stipendio da parte del datore di lavoro, o dell’INPS nel caso in cui si percepisca la pensione.

Ognuna delle rate di rimborso di questa particolare tipologia di prestito non può superare la parte di un quinto del proprio stipendio e la durata del prestito deve essere necessariamente inferiore a quella del contratto di lavoro, nel caso ad esempio si abbia all’attivo un contratto a tempo determinato.

Esistono inoltre online numerose soluzioni per richiedere un prestito anche se non si è in possesso di un regolare contratto di lavoro dipendente. Ottenere un prestito senza busta paga è possibile e lo spiega prestitisenzabusta.it: ad esempio è possibile grazie a modalità alternative quali la firma di un garante, i finanziamenti con cambiale, l’ipoteca o il pegno e rendite mensili diverse dallo stipendio.

L’elaborazione di un preventivo personalizzato richiede solamente qualche passaggio ed il reperimento di tutte le più utili informazioni a riguardo è facile e veloce.


Chi può richiedere la cessione del quinto

Le categorie che possono accedere alla soluzione di prestito al consumo conosciuta come cessione del quinto sono principalmente tre:

  • il personale dipendente con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato
  • i dipendenti pubblici
  • i pensionati

È necessario inoltre aver compiuto la maggiore età ed essere residenti in Italia. Per i dipendenti privati che lavorano in azienda, è necessaria inoltre una condizione di assicurabilità da parte dell’azienda stessa. Nessun problema invece per i pensionati, in quanto la quota viene erogata direttamente dall’istituto previdenziale competente.

Sono inoltre necessari alcuni documenti per l’ottenimento del prestito, tra cui le ultime due buste paga, i propri documenti personali (quindi carta di identità e codice fiscale), il CUD ed il certificato di stipendio.

Come viene calcolato il quinto dello stipendio

Il calcolo del quinto è piuttosto semplice. Equivale infatti semplicemente all’ammontare del proprio stipendio netto mensile percepito, diviso per 5. Se si percepisce ad esempio uno stipendio netto di 1.000€, il relativo quinto sarà di 200€.

Quella è quindi la cifra massima che dovrà essere rimborsata mensilmente all’istituto di credito che si è occupato del prestito o del finanziamento.


Come si rinnova la gestione del quinto

Il rinnovo della cessione del quinto è essenzialmente l’operazione con la quale si va a rinegoziare il prestito che è stato richiesto, in favore di una nuova erogazione, così da avere a disposizione ulteriore liquidità. Esiste una particolare normativa a riguardo che specifica che per accedere alla rinegoziazione è necessario aver rimborsato almeno il 40% dell’ammontare richiesto.

Unica eccezione: per prestiti di durata inferiore o uguale ai 60 mesi, è possibile rinegoziare anche prima che vengano versati i 2/5 del prestito ma è necessario rispettare una condizione, ovvero quella di rinegoziare con una nuova cessione della durata di 120 mesi.

Conviene rinnovare la cessione del quinto?

Anche se il rinnovo del quinto può sembrare un’opzione conveniente a priori, in realtà non lo è in tutti i casi. Oltre ai calcoli di fattibilità, è bene analizzare l’effettiva convenienza del rinnovo: vanno controllati senza dubbio i costi relativi al nuovo prestito ma anche i tassi di interesse da affrontare.

Una volta stabilita, numeri alla mano, la fattibilità dell’operazione, è possibile chiedere i primi preventivi per avere tutti i dati necessari ad una più precisa valutazione della propria situazione individuale.